Musica senza barriere 2023

Domenica 28 maggio 2023, nel parco della Comunità L’Ancora di Ravenna, si è tenuto un evento musicale di forte impatto emotivo.

Nove componenti dell’Orchestra Giovanile Cherubini si sono esibiti davanti ad un pubblico composto dagli ospiti della Comunità, famigliari, educatori, operatori dei Servizi Pubblici e numerosi altri invitati.

 

Qualcosa sull’Orchestra Cherubini

Fondata da Riccardo Muti, è composta da giovani musicisti provenienti da ogni regione italiana e da diverse nazioni europee.

Alcune parole del Maestro Riccardo Muti spiegano al meglio lo spirito della manifestazione:

“… perché la musica sia un diritto inalienabile e un conforto offerto a tutti e perché nessuno rimanga prigioniero della più insormontabile delle barriere – il silenzio –. La cultura, la musica sono cibo spirituale per metterci in guardia dal pericolo di considerarle, al contrario, un aspetto secondario e dispensabile del vivere. Così i giovani della Cherubini hanno deciso di stringere una città e il suo territorio in un abbraccio musicale che non dimentica i luoghi dove più si soffre, dove più si rischia di essere sopraffatti dal silenzio e dove ci si adopera per aiutare i più deboli; quegli angoli di società, insomma, che rischiano di essere esclusi dall’esperienza della cultura e della bellezza…”

 

L’evento

Da parte nostra, è il terzo anno che organizziamo questo evento. Dopo la prima esperienza, l’aspetto solidaristico della manifestazione, unito al forte impatto emotivo, ci ha fortemente motivati a riproporre lo spettacolo.

All’interno di un Servizio come il nostro, sono molte le difficoltà relative alla preparazione e gestione di un evento simile, e prima di tutto serve la motivazione necessaria ad affrontare tutto con determinazione. Ci siamo interrogati, anno scorso come quest’anno, per valutare energie e risorse; ciò che ci ha motivati ancora, è il pensiero condiviso che il nostro esempio può essere una risorsa incisiva per i nostri ospiti. E’ stato un modo per mostrare che il bello esiste in molte forme alternative alla droga, così come il piacere di conquistarlo con i sacrifici; un modo per ricordare con i fatti che ne vale la pena.

I ragazzi della Comunità hanno condiviso nel modo più importante, e cioè volendo essere protagonisti: si sono rimboccati le maniche assieme a noi, hanno sistemato ogni angolo del nostro grande parco, tagliato l’erba, raccolto le foglie, spazzato, predisposto una dignitosa accoglienza, preparato il buffet, fatto gli onori di casa… affinché gli ospiti e gli strumentisti fossero a loro agio e trovassero una casa pronta come per la migliore delle occasioni.

Tutto è andato per il meglio, ed il concerto è stato fantastico.

E come nella più normale delle case, delle famiglie, quando arriva la sera, la bella festa volge al termine, gli ultimi ospiti salutano soddisfatti e si richiudono le porte con fare stanco, resta il piacere caldo di ritrovare la confortante intimità. E assieme si condividono pensieri, emozioni a ruota libera, il ricordo degli ospiti soddisfatti, la bella musica al tramonto, i complimenti ricevuti, l’entusiasmo dei giovani orchestrali, una bella ragazza vista con il rimpianto di non averle parlato, la gioia di essere stati all’altezza, la speranza di
potere, un giorno, saper vivere anche così.